Si
tratta
di
un
movimento
culturale
dai
contorni
poco
definiti
le
cui
tematiche
sorsero
già
nella
metà
del
XVIII
secolo
(il
Preromanticismo),
consolidandosi
solo
nei
primi
decenni
dell’Ottocento.
GENESI
STORICA
La parola “romantico”
fu adottata ufficialmente per definire il nuovo movimento di
pensiero e di arte, da quando il tedesco Novalis l’usò per la
prima volta, verso la fine del Settecento, per indicare quella
poesia che si ispirava all'età medievale o “romanza”. Il
termine, però, era già stato usato un secolo prima in Inghilterra
per definire componimenti fantastici in versi o in prosa (romanzi).
L’atto
di
nascita
del
Romanticismo
porta
la
data
del
1798,
anno
della
pubblicazione
della
rivista
“Athenaeum”,
fondata
dai
fratelli
Schlegel
e
da
altri
scrittori
del
gruppo
di
Jena,
che
cercarono
di
fare
il
punto
sulla
nuova
concezione
dell’arte e della vita.
Il primo manifesto del
romanticismo inglese è generalmente considerata la prefazione
apparsa nel volume delle “Lyrical
Ballads”
dei poeti William Wordsworth e Samuel Taylor Coleridge, nel 1798.
I
ROMANTICISMI
Il
Romanticismo si presenta con peculiarità proprie da nazione a
nazione. Così, di fatto, risultano differenti il Romanticismo
inglese da quello francese, o il Romanticismo italiano da quello
tedesco.
Il
Romanticismo non è uno stile, in quanto non si fonda su dei principi
formali definiti.
Esso
può
essere
invece
considerato
una
poetica,
in
quanto,più
che
alla
omogeneità
stilistica,
tende
alla
omogeneità
dei
contenuti.
Questi
contenuti della poetica romantica sono :
-L’ARMONIA
DELL’UOMO NELLA NATURA
-IL
SENTIMENTO DELLA RELIGIONE
-LA
RIVALUTAZIONE DEI CARATTERI NAZIONALI DEI POPOLI
-IL
RIFERIMENTO ALLE STORIE DEL MEDIOEVO.
IL
PITTORESCO E
IL SUBLIME : le
categorie estetiche del Romanticismo
Per
i romantici la natura non produce il bello, ma immagini che possono
ispirare due sentimenti fondamentali:
Il
PITTORESCO
è
una
categoria
estetica
che
appare
solo
alla
fine
del
‘700
e
predilige
l’irregolarità
e
il
disordine
spontaneo
della
natura.
Il
pittoresco
è
la
categoria
estetica
dei
paesaggi.
Tutta
la pittura romantica di paesaggio conserva questa
caratteristica.Essa, nel corso del Settecento, ispirò la moda del
cosiddetto giardino «all’inglese». http://reggiaofcaserta.altervista.org/it/parco/giardino-inglese/
(cosa si intende per GIARDINO ALL’INGLESE:
Il
giardino all’’inglese rifiuta la regolarità geometrica e
preferisce un’apparente casualità. Divengono elementi
caratteristici i vialetti tortuosi, i dislivelli, le pendenze, la
disposizione irregolare degli arbusti.Un altro elemento
caratteristico è la falsa rovina.
Il
sentimento della rovina è tipico della poetica romantica. Le rovine
ispirano la sensazione del disfacimento delle cose prodotte
dall’uomo, dando allo spettatore la commozione del tempo che passa.
La rovina, per lo spirito romantico, è più emozionante e piacevole
di un edificio, o di un manufatto intero. Nell’arte del
giardinaggio, pur in mancanza di rovine autentiche, ci si
accontentava di false rovine, ossia di copie di edifici o statue del
passato riprodotte allo stato cadente).
Il
SUBLIME
,come
lo
aveva
definito
Kant,
è
quel
sentimento
misto
di
sgomento
e
di
piacere
che
è
determinato
dall’assolutamente
grande
e
incommensurabile;
o
anche
dallo
spettacolo
dei
grandi
sconvolgimenti
e
fenomeni
naturali
che
suscitano
nell’uomo
il
senso
della
sua
fragilità
e
finitezza.
Esso
deriva
dal
conflitto
tra
sensibilità
e
ragione.
Due
uomini in riva al mare al sorgere della luna,
Caspar
David FriedrichLa natura appare in tutta la sua sconfinatezza, quasi a voler dare espressione al senso d'impotenza dell'uomo,essere finito, di fronte ad essa.
Non
a caso la coppia è rappresentata di spalle e in lontananza tanto
che non la si possa mai guardare in faccia.
L’artista
connota i tratti del SUBLIME con incredibile maestria,
offrendo un panorama mozzafiato.
LA RIVOLUZIONE DEI SENTIMENTI E DELLE PASSIONI
Uno
dei tratti più caratteristici del Romanticismo è la rivalutazione
del lato passionale e istintivo dell’uomo. Questa tendenza porta a
ricercare le atmosfere buie e tenebrose, il mistero, le sensazioni
forti, l’orrido e il pauroso.
L’artista romantico ha
un animo ipersensibile, sempre pronto a continui turbamenti.
L’artista non si sente più un borghese, ma inizia a comportarsi
sempre più in modo anticonvenzionale.
Artista disperato e maledetto, che alimenta il proprio genio di
trasgressioni e eccessi. L’artista romantico è un personaggio
pessimista. Vive il proprio malessere psicologico con grande
drammaticità. Il risultato di questo atteggiamento è un'arte che,
non di rado, ricerca l’orrore e che raffigura visioni allucinate.
L'incubo, Johann Heinrich Füssli
Füssli
affermava che i sogni erano la personificazione del sentimento, il
momento in cui affiorano le più profonde regioni dell'animo.
Per
questo oltre alla figura addormentata si vedono i suoi sogni
materializzati, un orribile nano sul ventre e la cavalla spettrale
dagli occhi bianchi che appare dietro la tenda, richiamo quest'ultimo
anche del termine incubo in inglese, "nightmare",
ovvero "cavalla della notte".
I PRODROMI
Sorse polemicamente in contrapposizione all’Illuminismo ma in effetti ne rappresentò uno sviluppo:
già in pieno Illuminismo atteggiamenti spirituali e culturali che sembrano gettare le basi del futuro movimento romantico:
IN
CAMPO
FILOSOFICO
:
Rousseau
(ritorno
dell'uomo
allo
stato
di
natura)
Kant
(i
valori
della
coscienza
morale
e
del
sentimento,
oltre
quello
razionale,
nella
vita
dello
spirito)
IN
CAMPO
LETTERARIO
poesia
preromantica
in
Italia
la
personalità
di
Vittorio
Alfieri,
che
molti
poeti,
come
il
Foscolo,
elessero
a
loro
maestro
ideale.
L’IDEOLOGIA
Base
filosofica
dell’Illuminismo:
meccanicismo
materialistico,
sensismo
(la vita
è un
continuo
divenire
della
“materia”
che si
trasforma
incessantemente)
LA
BASE FILOSOFICA DEI ROMANTICI È L’IDEALISMO HEGELIANO.
CONCEZIONE
DELLA STORIA (per i Romantici) :
Rivalutazione della
Storia come prodotto dell’ Io Universale nel quale si
riflette l’ Io individuale, che partecipa perciò
all’Eterno.
La
storia è il “prodotto" più autentico dello spirito
umano perché è il segno tangibile di questa evoluzione; ogni
momento è perciò necessario, rappresenta pur sempre un fatto
“positivo” nel lungo cammino dell’umanità.
Il
fine della storia del mondo è, per Hegel, la libertà dell'uomo.
L’individuo,
per Hegel, è spiritualmente coinvolto in tutto il processo storico
dell’umanità: egli ha, dunque, una valenza universale, non può
prescindere dallo studio del passato (storicismo) per conoscere
veramente se stesso.
-
ritrovamento dei valori
religiosi (SPIRITUALISMO) contro
l'ateismo o il fideismo
dell'illuminismo;
LA
RELIGIONE
Dopo
il Settecento, che era stato fortemente laico e anticlericale, si
riscopre anche la sfera religiosa. L’arte
romantica vuole scoprire l’anima delle cose, rivelando concetti
quali il sentimento, il religioso, l’interiorità.
Nel
1802 si pubblica Il
genio del Cristianesimo
di Chateaubriand.
In Germania, grazie a Schelling, prevale una concezione mistica e
idealistica dell’arte, intesa come dono divino. Questo interesse
per la dimensione della interiorità e della spiritualità umana
portò, in realtà, il Romanticismo a preferire linguaggi artistici
non figurativi, come la musica,
la letteratura
o la poesia.
Queste, infatti, sono le arti che, più di altre, incarnano lo
Zeitgeist
romantico.
IL
MITO DELLA
HEIMAT (LA
PATRIA in
senso anche
affettivo)
-
proposta dei valori
nazionali attorno ai quali
possono stringersi le
comunità in opposizione
all'indifferenza del cosmopolitismo
dell’ illuminismo:
propria
fisionomia culturale e morale di ogni popolo ( culto del Medioevo)
riscoperta
del folklore (riconoscere nel passato le tradizioni patrie)
esaltazione
dei sentimenti di Nazione,
Libertà,
Indipendenza nazionale, Giustizia
(liberalismo democratico).
Stato
nazionale (Patria) : ogni popolo, ogni entità
nazionale, ha diritto ad avere uno Stato proprio, indipendente e
sovrano.
LA
RISCOPERTA DEL MEDIOEVO
Le
motivazioni principali sono fondamentalmente tre:
IL
MEDIOEVO È STATO UN PERIODO MISTICO E RELIGIOSO
Questo
aspetto fece sì che, nel Romanticismo,si guardasse al Medioevo come
a un’epoca positiva, perché pervasa da forte misticismo e
spiritualità.
NEL
MEDIOEVO SI SONO FORMATE LE NAZIONI EUROPEE
Il
Romanticismo voleva rivalutare la diversità dei vari popoli e delle
varie nazioni e quindi guardò positivamente all’epoca in cui la
diversità culturale si era formata in Europa: il Medioevo.
NEL
MEDIOEVO IL LAVORO ERA SOPRATTUTTO ARTIGIANALE
Atteggiamento
polemico nei confronti della Rivoluzione industriale che permetteva
di produrre una quantità di oggetti notevolmente superiore, a un
costo inferiore, ma peggiori
esteticamente.
Molti romantici proposero un rifiuto delle industrie per un ritorno
all’artigianato.
LA
CONCEZIONE DELL’ARTE
privilegiò
le facoltà del sentimento e della fantasia sulla
“ragione” e considerò l’arte come libera attività
creativa del genio (ESALTAZIONE DELL’INDIVIDUALISMO);
l’artista
deve contribuire al progresso umano e perciò i Romantici affermano
che tutti, anche gli artisti, devono essere
impegnati sul piano politico
e sociale.
fautori
di un’arte spontanea, popolare, originale, attuale, libera (contro
l'applicazione di regole fredde e razionali).
ROMANTICISMO
ITALIANO :
Il
Romanticismo italiano ha tratti caratteristici diversi dal
Romanticismo europeo, tanto da far ritenere che l’Italia non abbia
avuto una vera e propria arte romantica, ma solo un'imitazione
del vero Romanticismo nordico.
Le
tensioni mistiche sono del tutto assenti, così come è assente quel
gusto per il tenebroso e l’orrido propri del Romanticismo nordico.
In
Italia il Romanticismo coincide cronologicamente con quella fase
storica che definiamo Risorgimento,tra il 1820 e il 1860, in cui si
realizzò l’unità. L’arte che più di ogni altra si affermò
nel Romanticismo italiano fu soprattutto la letteratura, grazie a
Alessandro Manzoni
e al suo romanzo I promessi sposi.
Milano
: centro del dibattito sulle nuove idee romantiche.
L’atto
di nascita del Romanticismo italiano è il 1816 con un
articolo
comparso
sulla
“Biblioteca
italiana”
intitolato
“Sulla
maniera
e
utilità
delle
traduzioni”
di
Madame
de
Stäel
che
accusava
gli
Italiani
di
conservatorismo
e
di
provincialismo
nelle
lettere,
chiusi
come
erano
nella
falsa
torre
eburnea
del
classicismo
e
sordi
a
tutto
quel
che
di
nuovo
si
andava
agitando
nel
resto
dell’Europa
Reazione:
i
Neoclassicisti
:,
riaffermarono
la
validità
di
un
passato
glorioso,
rivendicando
il
primato
degli
Italiani
nelle
lettere
grazie
appunto
al
perdurare
della
tradizione
classica.
i
Romantici
:
condivisero
le
critiche
della
de
Stäel
e
decisero
che
era
giunto
il
momento
di
smuovere
le
acque
e
di
avviare
anche
in
Italia
un
rinnovamento
delle
lettere.
Vennero
così, l’uno dopo l’altro, molti “manifesti” romantici
ad opera di un gruppo di letterati, che fondarono anche il periodico
“Il Conciliatore” (dal 1818 al 1819) che
venne soppresso dalle Autorità austriache perché accusato di
propaganda eversiva. I suoi redattori - Silvio Pellico, Ludovico Di
Breme, Giovanni Berchet, Ermes Visconti, ecc. - furono quasi tutti
perseguitati o col carcere duro o con l’esilio. Ricordiamo tra i
“manifesti” del romanticismo italiano: la “Lettera
semiseria di Grisostomo al
suo figliuolo”, di Giovanni
Berchet.
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