lunedì 13 aprile 2015

IL ROMANTICISMO

    Si tratta di un movimento culturale dai contorni poco definiti le cui tematiche sorsero già nella metà del XVIII secolo (il Preromanticismo), consolidandosi solo nei primi decenni dell’Ottocento.

GENESI STORICA
    La parola “romantico” fu adottata ufficial­mente per definire il nuovo movimento di pensiero e di arte, da quando il tedesco Novalis l’usò per la prima volta, verso la fine del Sette­cento, per indicare quella poesia che si ispirava all'età medievale o “romanza”. Il termine, però, era già stato usato un secolo prima in Inghilterra per definire componimenti fantastici in versi o in prosa (romanzi).
    L’atto di nascita del Romanticismo porta la data del 1798, anno della pubblicazione della rivista “Athenaeum”, fondata dai fratelli Schlegel e da altri scrittori del gruppo di Jena, che cercarono di fare il punto sulla nuova conce­zione dell’arte e della vita.


Il primo manifesto del romanticismo inglese è generalmente considerata la prefazione apparsa nel volume delle “Lyrical Ballads” dei poeti William Wordsworth e Samuel Taylor Coleridge, nel 1798.

I ROMANTICISMI
    Il Romanticismo si presenta con peculiarità proprie da nazione a nazione. Così, di fatto, risultano differenti il Romanticismo inglese da quello francese, o il Romanticismo italiano da quello tedesco.
Il Romanticismo non è uno stile, in quanto non si fonda su dei principi formali definiti.
Esso può essere invece considerato una poetica, in quanto,più che alla omogeneità stilistica, tende alla omogeneità dei contenuti.

Questi contenuti della poetica romantica sono :
-L’ARMONIA DELL’UOMO NELLA NATURA
-IL SENTIMENTO DELLA RELIGIONE
-LA RIVALUTAZIONE DEI CARATTERI NAZIONALI DEI POPOLI
-IL RIFERIMENTO ALLE STORIE DEL MEDIOEVO. 

IL PITTORESCO E IL SUBLIME : le categorie estetiche del Romanticismo

    Per i romantici la natura non produce il bello, ma immagini che possono ispirare due sentimenti fondamentali:
Il PITTORESCO è una categoria estetica che appare solo alla fine del ‘700 e predilige l’irregolarità e il disordine spontaneo della natura. Il pittoresco è la categoria estetica dei paesaggi.
Tutta la pittura romantica di paesaggio conserva questa caratteristica.Essa, nel corso del Settecento, ispirò la moda del cosiddetto giardino «all’inglese».   http://reggiaofcaserta.altervista.org/it/parco/giardino-inglese/

(cosa si intende per  GIARDINO ALL’INGLESE: 
Il giardino all’’inglese rifiuta la regolarità geometrica e preferisce un’apparente casualità. Divengono elementi caratteristici i vialetti tortuosi, i dislivelli, le pendenze, la disposizione irregolare degli arbusti.Un altro elemento caratteristico è la falsa rovina.
Il sentimento della rovina è tipico della poetica romantica. Le rovine ispirano la sensazione del disfacimento delle cose prodotte dall’uomo, dando allo spettatore la commozione del tempo che passa. La rovina, per lo spirito romantico, è più emozionante e piacevole di un edificio, o di un manufatto intero. Nell’arte del giardinaggio, pur in mancanza di rovine autentiche, ci si accontentava di false rovine, ossia di copie di edifici o statue del passato riprodotte allo stato cadente).

Il SUBLIME ,come lo aveva definito Kant, è quel sentimento misto di sgomento e di piacere che è determinato dall’assolutamente grande e incommensurabile; o anche dallo spettacolo dei grandi sconvolgimenti e fenomeni naturali che suscitano nell’uomo il senso della sua fragilità e finitezza. Esso deriva dal conflitto tra sensibilità e ragione.


Due uomini in riva al mare al sorgere della luna,  
  Caspar David Friedrich
La natura appare in tutta la sua sconfinatezza, quasi a voler dare espressione al senso d'impotenza dell'uomo,essere finito, di fronte ad essa.
Non a caso la coppia è rappresentata di spalle e in lontananza tanto che non la si possa mai guardare in faccia.
L’artista connota i tratti del SUBLIME con incredibile maestria, offrendo un panorama mozzafiato.





LA RIVOLUZIONE DEI SENTIMENTI E DELLE PASSIONI
    Uno dei tratti più caratteristici del Romanticismo è la rivalutazione del lato passionale e istintivo dell’uomo. Questa tendenza porta a ricercare le atmosfere buie e tenebrose, il mistero, le sensazioni forti, l’orrido e il pauroso.
    L’artista romantico ha un animo ipersensibile, sempre pronto a continui turbamenti. L’artista non si sente più un borghese, ma inizia a comportarsi sempre più in modo anticonvenzionale. Artista disperato e maledetto, che alimenta il proprio genio di trasgressioni e eccessi. L’artista romantico è un personaggio pessimista. Vive il proprio malessere psicologico con grande drammaticità. Il risultato di questo atteggiamento è un'arte che, non di rado, ricerca l’orrore e che raffigura visioni allucinate. 
  

L'incubo, Johann Heinrich Füssli
Füssli affermava che i sogni erano la personificazione del sentimento, il momento in cui affiorano le più profonde regioni dell'animo.
Per questo oltre alla figura addormentata si vedono i suoi sogni materializzati, un orribile nano sul ventre e la cavalla spettrale dagli occhi bianchi che appare dietro la tenda, richiamo quest'ultimo anche del termine incubo in inglese, "nightmare", ovvero "cavalla della notte". 




I PRODROMI

Sorse polemicamente in contrapposizione allIlluminismo ma in effetti ne rappresentò uno sviluppo:

già in  pieno Illuminismo atteggiamenti spirituali e culturali che sembrano gettare le basi del futuro movimento romantico:

IN CAMPO FILOSOFICO :
Rousseau (ritorno dell'uomo allo stato di natura)
Kant (i valori della coscienza morale e del sentimento, oltre quello razionale, nella vita dello spirito)
IN CAMPO LETTERARIO
poesia preromantica
in Italia la personalità di Vittorio Alfieri, che molti poeti, come il Foscolo, elessero a loro maestro ideale.

L’IDEOLOGIA

Base filosofica dell’Illuminismo: meccanicismo materialistico, sensismo (la vita è un continuo divenire della “materia” che si trasforma incessantemente)
LA BASE FILOSOFICA DEI ROMANTICI È L’IDEALISMO HEGELIANO.



CONCEZIONE DELLA STORIA (per i Romantici) :
Rivalutazione della Storia come prodotto dell’ Io Universale nel quale si riflette l’ Io individuale, che partecipa perciò all’Eterno.
La storia è il “prodotto" più autentico dello spirito umano perché è il segno tangibile di questa evoluzione; ogni momento è perciò necessario, rappresenta pur sempre un fatto “positivo” nel lungo cammino dell’umanità.
Il fine della storia del mondo è, per Hegel, la libertà dell'uomo.
L’individuo, per Hegel, è spiritualmente coinvolto in tutto il processo storico dell’umanità: egli ha, dunque, una valenza universale, non può prescindere dallo studio del passato (storicismo) per conoscere veramente se stesso.
- ritrovamento dei valori religiosi (SPIRITUALISMO) contro l'ateismo o il fideismo dell'illuminismo;

LA RELIGIONE
Dopo il Settecento, che era stato fortemente laico e anticlericale, si riscopre anche la sfera religiosa. L’arte romantica vuole scoprire l’anima delle cose, rivelando concetti quali il sentimento, il religioso, l’interiorità.
Nel 1802 si pubblica Il genio del Cristianesimo di Chateaubriand. In Germania, grazie a Schelling, prevale una concezione mistica e idealistica dell’arte, intesa come dono divino. Questo interesse per la dimensione della interiorità e della spiritualità umana portò, in realtà, il Romanticismo a preferire linguaggi artistici non figurativi, come la musica, la letteratura o la poesia. Queste, infatti, sono le arti che, più di altre, incarnano lo Zeitgeist romantico.

IL MITO DELLA HEIMAT (LA PATRIA in senso anche affettivo)
- proposta dei valori nazionali attorno ai quali possono stringersi le comunità in opposizione all'indifferenza del cosmopolitismo dellilluminismo:
 propria fisionomia culturale e morale di ogni popolo ( culto del Medioevo)
 riscoperta del folklore (riconoscere nel passato le tradizioni patrie)
 esaltazione dei sentimenti di Nazione,
Libertà, Indipendenza nazionale, Giustizia (liberalismo democratico).
Stato nazionale (Patria) : ogni popolo, ogni entità nazionale, ha diritto ad avere uno Stato proprio, indipendente e sovrano.

LA RISCOPERTA DEL MEDIOEVO
Le motivazioni principali sono fondamentalmente tre:
IL MEDIOEVO È STATO UN PERIODO MISTICO E RELIGIOSO
Questo aspetto fece sì che, nel Romanticismo,si guardasse al Medioevo come a un’epoca positiva, perché pervasa da forte misticismo e spiritualità.
NEL MEDIOEVO SI SONO FORMATE LE NAZIONI EUROPEE
Il Romanticismo voleva rivalutare la diversità dei vari popoli e delle varie nazioni e quindi guardò positivamente all’epoca in cui la diversità culturale si era formata in Europa: il Medioevo.
NEL MEDIOEVO IL LAVORO ERA SOPRATTUTTO ARTIGIANALE
Atteggiamento polemico nei confronti della Rivoluzione industriale che permetteva di produrre una quantità di oggetti notevolmente superiore, a un costo inferiore, ma peggiori
esteticamente. Molti romantici proposero un rifiuto delle industrie per un ritorno all’artigianato. 

LA CONCEZIONE DELLARTE
 privilegiò le facoltà del sentimento e della fantasia  sulla “ragione” e considerò l’arte come libera attività creativa del genio (ESALTAZIONE DELL’INDIVIDUALISMO);
 l’artista deve contribuire al progresso umano e perciò i Romantici affermano che tutti, anche gli artisti, devono essere impegnati sul piano politico e sociale.
 fautori di un’arte spontanea, popolare, originale, attuale, libera (contro l'applicazione di regole fredde e razionali).


ROMANTICISMO ITALIANO :
     Il Romanticismo italiano ha tratti caratteristici diversi dal Romanticismo europeo, tanto da far ritenere che l’Italia non abbia avuto una vera e propria arte romantica, ma solo un'imitazione del vero Romanticismo nordico.
Le tensioni mistiche sono del tutto assenti, così come è assente quel gusto per il tenebroso e l’orrido propri del Romanticismo nordico.
In Italia il Romanticismo coincide cronologicamente con quella fase storica che definiamo Risorgimento,tra il 1820 e il 1860, in cui si realizzò l’unità. L’arte che più di ogni altra si affermò nel Romanticismo italiano fu soprattutto la letteratura, grazie a Alessandro Manzoni e al suo romanzo I promessi sposi.

Milano : centro del dibattito sulle nuove idee romantiche.
L’atto di nascita del Romanticismo italiano è il 1816 con un articolo comparso sullaBiblioteca italianaintitolatoSulla maniera e utilità delle traduzionidi Madame de Stäel che accusava gli Italiani di conservatorismo e di provincialismo nelle lettere, chiusi come erano nella falsa torre eburnea del classicismo e sordi a tutto quel che di nuovo si andava agitando nel resto dellEuropa

Reazione:

i Neoclassicisti :, riaffermarono la validità di un passato glorioso, rivendicando il primato degli Italiani nelle lettere grazie appunto al perdurare della tradizione classica.
i Romantici : condivisero le critiche della de Stäel e decisero che era giunto il momento di smuovere le acque e di avviare anche in Italia un rinnovamento delle lettere.

    Vennero così, l’uno dopo l’altro, molti “manifesti” romantici ad opera di un gruppo di letterati, che fondarono anche il periodico “Il Conciliatore” (dal 1818 al 1819) che venne soppresso dalle Autorità austriache perché accusato di propaganda eversiva. I suoi redattori - Silvio Pellico, Ludovico Di Breme, Giovanni Berchet, Ermes Visconti, ecc. - furono quasi tutti perseguitati o col carcere duro o con l’esilio. Ricordiamo tra i “manifesti” del romanticismo italiano: la “Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliuolo, di Giovanni Berchet.










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