venerdì 25 novembre 2016

LA LETTERA DEL VEGGENTE di ARTHUR RIMBAUD

A Paul Demeny
Charleville, 15 maggio 1871.
[....]
Il primo studio dell’uomo che voglia esser poeta è la sua propria conoscenza, intera; egli cerca la sua anima, l’indaga, la scruta, l’impara. Appena la sa, deve coltivarla; la cosa sembra semplice: in ogni cervello si compie uno sviluppo naturale; tanti egoisti si proclamano autori; ce ne sono molti altri che si attribuiscono il loro progresso intellettuale! – Ma si tratta di rendere l’anima mostruosa: come i 
comprachicos , insomma! Immagini un uomo che si pianti verruche sul viso e le coltivi.
Io dico che bisogna esser veggente, farsi veggente.
Il Poeta si fa 
veggente mediante un lungo, immenso e ragionato sregolamento di tutti i sensi. Tutte le forme d’amore, di sofferenza, di pazzia; cerca egli stesso, esaurisce in sé tutti i veleni, per non conservarne che la quintessenza. Ineffabile tortura nella quale ha bisogno di tutta la fede, di tutta la forza sovrumana, nella quale diventa fra tutti il grande infermo, il grande criminale, il grande maledetto, – e il sommo Sapiente! – Egli giunge infatti all’ignoto! Poiché ha coltivato la sua anima, già ricca, più di qualsiasi altro! Egli giunge all’ignoto, e quand’anche, sbigottito, finisse col perdere l’intelligenza delle proprie visioni, le avrebbe pur viste!
[....]
Dunque il poeta è veramente un ladro di fuoco.
A suo carico sono l’umanità, gli 
animali addirittura; dovrà far sentire, palpare, ascoltare le sue invenzioni; se ciò che riporta di laggiù ha forma, egli dà forma; se è informe, egli dà l’informe. Trovare una lingua; – Del resto, dato che ogni parola è idea, verrà il tempo di un linguaggio universale! [....]
Questa lingua sarà anima per l’anima, riassumerà tutto: profumi, suoni, colori; pensiero che uncina il pensiero e tira. Il poeta definirebbe la quantità di ignoto che nel suo tempo si desta nell’anima universale: egli darebbe di più – della formula del suo pensiero, della notazione 
della sua marcia verso il Progresso! Enormità che si fa norma, assorbita da tutti, egli sarebbe veramente un moltiplicatore di progresso!
Quest’avvenire sarà materialista, lo vede; – Sempre piene di Numero e di Armonia, queste poesie saranno fatte per restare.
[....]
La Poesia non ritmerà più l’azione; sarà avanti.
[....]Nel frattempo, chiediamo ai 
poeti il nuovo, – idee e forme. Ogni mestierante potrebbe credere ben presto di avere soddisfatto tale domanda. – No, non è così!


venerdì 18 novembre 2016

CLIL UNIT -- REVOLUTION OF 1905 -- QUESTIONS



  1. Which country defeated Russia in a war in 1904 by capturing Port Arthur?
  2. Who led the peaceful demonstration on the 22nd of January 1905?

  3. What's happened during this demonstration?

  4. What was the reaction all over the country?

  5. Sailors on which famous Russian battleship mutinied in 1905?

  6. What was the Duma?

  7. What did its members ask Nicholas II ?

  8. What was the czar's reaction?

  9. Who was Peter Stolypin ?

SCHEDA ANALISI FILM

TITOLO :

REGIA :

TEMPO:
( INDIVIDUARELI, DOVE POSSIBILELINTERVALLO DI TEMPO NELLARCO DEL QUALE SISCRIVE IL RACCONTO)

AMBIENTE:
(LUOGHI DELLAZIONE (ESTERNO / INTERNO; ISOLATO /CENTRALE; APERTO / CHIUSO; AFFOLLATO / SOLITARIO)

I PERSONAGGI PRINCIPALI:
(PROVENIENZA SOCIALE, ETAOCCUPAZIONE, CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE.)

PERSONAGGIO CHE TI HA PARTICOLARMENTE COLPITO:

TEMATICHE:

ESPRESSIONI VERBALI E SITUAZIONI PIU' SIGNIFICATIVE:

SCENE - CHIAVE:

LE INQUADRATURE:

LA MUSICA:


IL SETTIMO SIGILLO (1957) regia di Ingmar Bergman

                                                                                        SINOSSI
La partita a scacchi tra Antonius e la Morte.
Ambientato nella Svezia medievale, il film è raccontato attraverso il punto di vista del nobile e valoroso cavaliere Antonius Block che, accompagnato dal suo scettico e agnostico scudiero Jöns, è rientrato in patria dopo aver combattuto nelle crociate. Il suo animo è però turbato da inquietudini esistenziali e domande alle quali non riesce a dare risposta. Tema centrale della pellicola è proprio la ricerca di Dio, un Dio invisibile che pare indifferente alle suppliche dei suoi figli. Ingmar Bergman dipinge un Medioevo oscuro e violento, con un paese sconvolto dalla pestilenza e dal caos nel quale imperversano il terrore e il fanatismo religioso, come evidenziano in maniera esplicita le sequenze del corteo dei flagellanti e della ragazza bruciata sul rogo sotto l’accusa di stregoneria. La narrazione alterna sapientemente i registri del tragico e del comico, grazie alla presenza di alcuni personaggi burloneschi e di intermezzi da commedia, fino a sfiorare addirittura il limite del grottesco. Non mancano inoltre numerosi simbolismi e richiami pittorici all’arte scandinava.
Come in moltissime altre sue opere, anche qui Bergman si interroga sui complessi temi della fede e del rapporto tra Dio e l’uomo, e sulla nostra naturale paura della fine e dell’ignoto, che qui trovano una suggestiva personificazione allegorica nella Morte. Eppure, “Il settimo sigillo” non è soltanto un film sulla morte, ma è innanzittutto una profonda riflessione sulla vita e sul suo significato. E Antonius Block, incapace di risolvere i propri dubbi su Dio e sull’anima, riceverà all’improvviso la risposta che attendeva grazie all’incontro con una comune famiglia di saltimbanchi, che nella loro semplicità e nel loro spirito di comunione fraterna riusciranno a dare un senso al suo percorso umano e spirituale; al punto che, in conclusione, Block sceglierà di sacrificare se stesso per consentire agli amici di sopravvivere. Indimenticabile il finale della pellicola, con la Morte che guida la processione dei defunti lungo il pendio di una collina, mentre i saltimbanchi osservano da lontano le loro sagome danzanti.

LO SCENARIO STORICO:
Il settimo sigillo presenta tre aspetti tipici della mentalità collettiva dell'Autunno del Medioevo:
-l'insistenza ossessiva del tema della Morte e del morire;
-la convinzione che la peste fosse opera di un Dio irato, da placare con forme esasperate di penitenza;
  • -la convinzione che la peste fosse opera di Satana che, per mezzo dei propri agenti terreni(lebbrosi, streghe, ebrei...) voleva eliminare tutti i cristiani.
(fai riferimento a scene e personaggi che rappresentano bene questi tre aspetti)

LA MORTE E IL MORIRE.
Tema onnipresente nel film, mentre oggi la morte è quasi un tabù. Nel Medioevo, invece, c'era un legame quotidiano e continuo con la morte; inoltre, essa era rappresentata nell'ambito di una specifica iconografia, quella della danza macabra.
(riporta le scene del film dove si fa riferimento a questa iconografia)

COMMENTO 
-l'angoscia religiosa del cavaliere Antonius Block
-il colloquio del cavaliere con la giovane strega(Tyan)

-il profumo delle fragole

mercoledì 16 novembre 2016

CLIL UNIT ---- THE REVOLUTION OF 1905

'Bloody sunday', tsar nicholas ll's troops shooting
demonstrators outside of the winter palace in 
st, petersburg, russia, january 22, 1905, 
still taken from the 1925 soviet film 'the ninth of january'.
The Russian Revolution of 1905 began in St. Petersburg when troops fired on a defenseless crowd of workers, who, led by a priest, Father Gapon, were marching to the Winter Palace to petition Czar Nicholas II.
Over 100 workers were killed and some 300 wounded. This incident, known as Bloody Sunday, was followed in succeeding months by a series of strikes, riots, assassinations, peasant outbreaks and naval mutinies. In June, 1905, sailors on the Potemkin battleship, protested against the serving of rotten meat. . The Potemkin Mutiny spread to other units in the army and navy. Now industrial workers all over Russia went on strike and in October, 1905, the action of railwaymen paralyzed the whole Russian railway network.



These disorders joined with the disaster of the Russo-Japanese War (19045) when, in January 1904 the Japanese besieged Port Arthur, a Russian naval base and attacked the Russian Pacific Fleet destroying it in 45 minutes. Russian forces were left without supplies as the Trans-Siberian Railway was unfinished and there was no effective way of moving troops from the west.


The embarrassment of defeat to an Asiatic power added to the view that Tsarist government was incompetent. 
Nicholas II of Russia
So the government promised the establishment of a consultative duma, or assembly. Nonetheless, unsatisfied popular demands provoked a general strike, and in a manifesto issued in October the czar granted civil liberties and a representative DUMA to be elected democratically.
At their first meeting, members of the Duma put forward a series of demands including the release of political prisoners, trade union rights and land reform. Nicholas II rejected all these proposals and dissolved the Duma.
In April, 1906, Nicholas II chose the more conservative  Peter Stolypin who attempted to provide a balance between the introduction of land reforms and the suppression of the radicals. The next Duma convened in February, 1907. This time it lasted three months before the Tsar closed it down.