venerdì 18 novembre 2016

IL SETTIMO SIGILLO (1957) regia di Ingmar Bergman

                                                                                        SINOSSI
La partita a scacchi tra Antonius e la Morte.
Ambientato nella Svezia medievale, il film è raccontato attraverso il punto di vista del nobile e valoroso cavaliere Antonius Block che, accompagnato dal suo scettico e agnostico scudiero Jöns, è rientrato in patria dopo aver combattuto nelle crociate. Il suo animo è però turbato da inquietudini esistenziali e domande alle quali non riesce a dare risposta. Tema centrale della pellicola è proprio la ricerca di Dio, un Dio invisibile che pare indifferente alle suppliche dei suoi figli. Ingmar Bergman dipinge un Medioevo oscuro e violento, con un paese sconvolto dalla pestilenza e dal caos nel quale imperversano il terrore e il fanatismo religioso, come evidenziano in maniera esplicita le sequenze del corteo dei flagellanti e della ragazza bruciata sul rogo sotto l’accusa di stregoneria. La narrazione alterna sapientemente i registri del tragico e del comico, grazie alla presenza di alcuni personaggi burloneschi e di intermezzi da commedia, fino a sfiorare addirittura il limite del grottesco. Non mancano inoltre numerosi simbolismi e richiami pittorici all’arte scandinava.
Come in moltissime altre sue opere, anche qui Bergman si interroga sui complessi temi della fede e del rapporto tra Dio e l’uomo, e sulla nostra naturale paura della fine e dell’ignoto, che qui trovano una suggestiva personificazione allegorica nella Morte. Eppure, “Il settimo sigillo” non è soltanto un film sulla morte, ma è innanzittutto una profonda riflessione sulla vita e sul suo significato. E Antonius Block, incapace di risolvere i propri dubbi su Dio e sull’anima, riceverà all’improvviso la risposta che attendeva grazie all’incontro con una comune famiglia di saltimbanchi, che nella loro semplicità e nel loro spirito di comunione fraterna riusciranno a dare un senso al suo percorso umano e spirituale; al punto che, in conclusione, Block sceglierà di sacrificare se stesso per consentire agli amici di sopravvivere. Indimenticabile il finale della pellicola, con la Morte che guida la processione dei defunti lungo il pendio di una collina, mentre i saltimbanchi osservano da lontano le loro sagome danzanti.

LO SCENARIO STORICO:
Il settimo sigillo presenta tre aspetti tipici della mentalità collettiva dell'Autunno del Medioevo:
-l'insistenza ossessiva del tema della Morte e del morire;
-la convinzione che la peste fosse opera di un Dio irato, da placare con forme esasperate di penitenza;
  • -la convinzione che la peste fosse opera di Satana che, per mezzo dei propri agenti terreni(lebbrosi, streghe, ebrei...) voleva eliminare tutti i cristiani.
(fai riferimento a scene e personaggi che rappresentano bene questi tre aspetti)

LA MORTE E IL MORIRE.
Tema onnipresente nel film, mentre oggi la morte è quasi un tabù. Nel Medioevo, invece, c'era un legame quotidiano e continuo con la morte; inoltre, essa era rappresentata nell'ambito di una specifica iconografia, quella della danza macabra.
(riporta le scene del film dove si fa riferimento a questa iconografia)

COMMENTO 
-l'angoscia religiosa del cavaliere Antonius Block
-il colloquio del cavaliere con la giovane strega(Tyan)

-il profumo delle fragole

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