giovedì 22 gennaio 2015

UNA NUOVA INQUIETUDINE EUROPEA



Nella seconda metà del Settecento si diffonde in tutta lEuropa una nuova sensibilità, caratterizzata dal NEOCLASSICISMO e da una passione per il <negativo> (PREROMANTICISMO).

LO "STURM UND DRANG"
Si tratta di un movimento ideologico, letterario, culturale,sviluppatosi in Germania tra il 1765 e il 1785 circa, che rivaluta l'elemento passionale contro il razionalismo illuministico.Tale movimento interessò le forze più vive della cultura tedesca e fu importante,soprattutto, per il grande impulso che diede alla cultura europea e per lo stimolo esercitato da due intellettuali del calibro di J.W. Goethe e di F.Schiller.


                           Friedrich SCHILLER
Johann Wolfgang GOETHE

Alcune sue caratteristiche essenziali:
1) è in opposizione al razionalismo illuminista
2) rifiuta gli influssi francesi, si rifà al primigenio spirito tedesco
3) attua una riscoperta delle forze della natura,
4) intesa come manifestazione stessa della divinità
5) mira all'esaltazione di istintività e passionalità suggerendo una costante rottura delle convenzioni
6) ha una concezione anarchica della libertà, della poesia e dell'artista
7) celebra il ritorno all'arte gotica
L’IO E LA NATURA
Di fronte alla forza misteriosa e irrazionale della natura, luomo percepisce lombra di Dio, dellindicibile.  
IL TITANISMOo il conflitto individuo- società
Il nuovo eroe è caratterizzato dal conflitto tra l’aspirazione alla libertà e la vita sociale. Di qui la tendenza alla malinconia,al rifugio nella natura con cui l’<io> stabilisce un rapporto di comunicazione emotiva. Il dissidio tra interiorità e società diventa un conflitto esistenziale insolubile tra l’aspirazione alla libertà assoluta dell’io e il limite della condizione umana.
Ciò provoca una ribellione e una tensione eroica verso la morte, che si esplicita nella tematica del TITANISMO e del SUICIDIO.
I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER
Romanzo epistolare, pubblicato nel 1774 diviene la Bibbia della nuova generazione.
Racconta l’infelice amore del giovane borghese Werther per Lotte,già fidanzata con Albert.
Dopo una crisi esistenziale che lo ha spinto a partire, Werther ritorna presso Lotte e Albert ormai sposati. Ha un ultimo colloquio con Lotte che si è accorta di amarlo e leggono insieme i Canti di Ossian; in seguito Werther torna a casa e si suicida con le pistole avute in prestito da Albert.

IL WERTHERISMO
Persino gli indumenti del protagonista (marsina azzurra, pantaloni marroni e panciotto giallo) faranno moda. Scene della storia d'amore vengono incise su piatti di rame e dipinte su tazze di porcellana; il<wertherismo> divenne una moda tra i giovani e non mancarono casi di suicidi. Inoltre,se in precedenza il suicidio passava come la logica conseguenza di uno spirito distorto, ora era giudicato suppergiù come prova di grande sensibilità e di cultura.


OSSIANISMO E POESIA SEPOLCRALE
James Macpherson immagina di raccogliere i Canti di Ossian, che sono prose intorno ad antiche leggende irlandesi. Questi canti, nei quali è un senso di tristezza, orrore del paesaggio cupo e desolato, compiacimento per le nebbie e i chiarori lunari, Macpherson li attribuiva ad Ossian,un bardo della Scozia preromana. Nel frattempo,in Inghilterra si sviluppa la cosiddetta "poesia sepolcrale. Motivo caratteristico è la visione cimiteriale, evocata con tristezza elegiaca o con gusto del macabro;vedi leNottidi Edward Young e, soprattutto la famosaElegia scritta in un cimitero campestredi Thomas Gray.

UNA NATURA CUPA E FUNEBRE dai Canti di Ossian di James Macpherson
Su quell’alber colà, sopra quel tufo,
che copre quella pietra sepolcrale…
[…]
Palpitante, ansante,tremante
il peregrin
va per sterpi, per bronchi per spine,
per rovine,
che’ ha smarrito il suo cammin.
Palude di qua,
dirupi di là,
teme i sassi, teme le grotte,
Teme l’ombre della notte…
[…]
Notte pregna di nembi e di venti,
notte gravida d’urli e di spaventi!

IL NEOCLASSICISMO
A partire dalla metà del700 gli scritti di Winckelmann sullarte greca classica esercitarono una vasta influenza in Europa e costituirono la base teorica del Neoclassicismo. Egli considerò larte classica come espressione di un sublimato ideale di bellezza, di perfezione e di armonia: manifestazione di unbello idealeinteso come equilibrio supremo (etico ed estetico), come superamento di ogni urgenza affettiva nella suprema compostezza della forma.
Esemplari,a riguardo, la statua dell’ APOLLO DEL BELVEDERE e il gruppo scultoreo del LAOCOONTE.

UNA BELLEZZA IDEALE
"Una primavera perenne … riveste di amabile giovinezza la sua matura affascinante virilità e aleggia con grazia delicata sulla superba struttura delle sue membra…Non una vena, non un nervo eccitano ed agitano questo corpo… disprezzo v’è sulle sue labbra e l’ira che egli trattiene tende le sue narici e sale fino alla fronte altera. Ma qui, la pace che vi aleggia beata e quieta non ne viene turbata e il suo sguardo è colmo di dolcezza…”
(da J.J. Winckelmann, Storia dellarte dellantichità)





Il gruppo del LAOCOONTE
Il dolore che si mostra in ogni muscolo e in ogni tendine
 del corponon si esprime affatto con segni di rabbia nel volto o nello atteggiamento.
Il Laocoonte non grida orribilmente… Il dolore del corpo e la grandezza dell’anima sono distribuiti in egual misura per tutto il corpo e sembrano tenersi in equilibrio.
Laocoonte soffre…il suo patire ci tocca il cuore, ma noi desidereremmo poter sopportare il dolore come questo uomo sublime lo sopporta.”
(J.J.Winckelmann, Pensieri sullimitazione dellarte greca)

VITTTORIO ALFIERI:inquietudine esistenziale eforte
sentire
Lio alfieriano ha come attributo essenziale il forte sentire (una vibrante e generosa passionalità) che non tollera la mediocrità, rifiuta convenzioni e conformismo sociale.
Laltra idea portante è la libertà, intesa in senso esistenziale, delluomo di integrale autoaffermazione senza limitazioni e costrizioni.
Il “liber’uomo”si oppone eroicamente alla <tirannide>poiché il potere,in quanto tale, impedisce l’assoluta affermazione dell’io                            individuale.

IL MITO UMANO ALFIERIANO
Lopera di Alfieri, usando forme classiche, esplora lio individuale e fa emergere una frattura fra interiorità e vita sociale e suscita una ribellione che non può avere altro esito che la morte. Perciò,nel suo teatro tragico, questo tema ricorre spesso, come liberazione dellanimaeroicada una sorte oppressiva e senza scampo.La tensione titanica delleroe alfieriano ha trovato lantagonista degno: la morte.Uom, setu grande, o vil ? Muori, e il saprai.
L’ARTE TESTIMONIANZA CIVILE E MORALE
Il monumento funebre neoclassico si ispira, secondo le teorie di Winckelmann, a unidea della morte composta e solenne, incentrata, come anche nel Foscolo dei Sepolcri,su una fede laica nellimmortalità della virtù. Il monumento a Vittorio Alfieri, commissionato dalla duchessa dAlbany a Canova, rispecchia questa idea classica e, come Foscolo, associa alla poesia di Alfieri (si notino i simboli della lira e dellalloro) il valore della patria contribuendo al suo mito risorgimentale.
La figura della donna piangente in primo piano unisce il basamento al sepolcro in una composizione lineare, ma solenne e grandiosa.


[…]
v.188 …E a questi marmi
venne spesso Vittorio ad ispirarsi.
Irato a’ patrii Numi, errava muto
ove Arno è più deserto , i campi e il cielo
desioso mirando; e poi che nullo
vivente aspetto gli molcea la cura,
qui posava l’austero; e avea sul volto
il pallor della morte e la speranza.
Con questi grandi abita eterno: e l’ossa
fremono amor di patria.[…]
(Ugo Foscolo,dal carme
dei Sepolcri )



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