- decadenza morale e spirituale della Chiesa
- simonia e accumulo di benefici ecclesiastici
- sfarzo scandaloso della Curia papale
- ignoranza dottrinale del basso clero
- concubinato
CAUSE PROSSIME DELLA RIFORMA
Lo scandalo delle indulgenze:
Il papa Leone X, nel 1517, per finanziare l’ampliamento della basilica di San Pietro fece avviare la vendita delle indulgenze. (1)
In Germania l’arcivescovo di Brandeburgo, Alberto di Hohenzollern (vescovo di Magdeburgo,Halberstadt e Magonza),ebbe il permesso di trattenere la metà del denaro che i fedeli pagavano alle banche per acquistare le indulgenze.
(1)Significato originario dell’indulgenza:
la remissione della pena inflitta dalla Chiesa per l’espiazione dei peccati confessati.
LA PRATICA CORROTTA DELLE INDULGENZE:
- Tesoro della Chiesa derivante dalle sofferenze di Cristo
e dei Santi
- Il merito da essi conseguito si può trasferire su qualunque
peccatore
- Le indulgenze, acquistate tramite offerta danno la remissione
dei peccati, cancellando la colpa.
- Pagando un obolo in danaro si otteneva la salvezza per i
fedeli o per i parenti defunti
LA CRITICA DI LUTERO
L'appalto dato dal Vaticano a Alberto di Hohenzollern,dietro il pagamento di 10.000 ducati, per la riscossione delle indulgenze per la costruzione della basilica di S. Pietro, scatenò le proteste sia dei fedeli, sia di una parte consistente di ecclesiastici fra i quali Martin Lutero, uno sconosciuto, o quasi, monaco agostiniano.(2) Lutero, non essendo d’accordo con la vendita delle indulgenze né con i metodi che venivano usati dai predicatori per convincere i fedeli, affisse,alla porta della cattedrale di Wittemberg, 95 tesi in latino, che denunciavano tale scandalo.
(2)Martin Lutero, monaco agostiniano nato a Eisleben nel 1483, insegnava teologia all’università di Wittemberg. Egli, nel 1510, aveva compiuto un viaggio a Roma che gli apparve come un luogo di perdizione. Era rimasto negativamente colpito dalla corruzione e dalla mondanità del clero e della Curia romana. Del resto quella di Lutero era una religiosità ancora medievale, angosciato com’era dal problema della salvezza dell’uomo radicalmente peccatore e della giustizia divina, oltre che dalla decadenza morale della Chiesa.
L’ESALTAZIONE DELLA FEDE
Secondo Lutero, la natura dell’uomo era portata al male e peccaminosa.
Egli era, dunque, destinato alla dannazione e nessuna azione buona e meritevole poteva
salvarlo. Cosa,allora, poteva salvare l’uomo?
L’unica risposta, per Lutero, stava nella fede: “Il giusto vivrà per fede”( San Paolo, Epistola ai Romani ). Ciò portava ad opporsi, anche su base dottrinale, alle indulgenze.
L’ARGOMENTAZIONE DI LUTERO
- Solo Cristo può salvare e rimettere i peccati, non il papa
- Le indulgenze non servono e il suffragio deriva solo da Dio
- Se il papa sapesse le estorsioni dei predicatori di
indulgenze li condannerebbe
- La scandalosa vendita delle indulgenze rende difficile
difendere il papa
- Il papa deve ridare valore solo spirituale alle indulgenze e
i cristiani devono essere spinti a seguire Cristo nella fede
giustificazione per sola fede (svalutazione delle opere buone)
nuova dottrina dei sacramenti (battesimo ed eucaristia)
sacerdozio universale: lettura e interpretazione dei testi sacri
(critica al principio di autorità e alla gerarchia ecclesiastica)
principio della sola Scrittura (fonte della dottrina è solo la Bibbia)
servo arbitrio (assoluta impotenza della volontà umana)
IL SUCCESSO DELLA RIFORMA
Lutero ebbe subito un grande seguito, soprattutto in Germania.Dalla sua parte si schierarono gran parte della società e molti dei principi tedeschi.Nel 1520,egli bruciò pubblicamente la bolla Exurge Domine” con cui papa Leone X condannava le sue tesi e minacciandolo di scomunica se non avesse ritrattato.
Questo gesto dimostrava come Lutero non fosse disposto a compromessi né con il papa, né con l’imperatore Carlo V(3).
Soprattutto era la prova che sapeva di poter contare su un potente alleato: la nobiltà feudale tedesca da sempre insofferente del potere imperiale.
(3) CARLO V
Figlio dell'arciduca d’Austria e di Giovanna di Spagna, ereditò domini che lo resero signore di mezza Europa (e di parte delle Americhe),
grazie all’accorta politica matrimoniale del nonno.
Nel 1519 a soli 19 anni, Carlo divenne imperatore di Germania. Egli che pure non nutriva odio e ostilità verso le idee luterane, voleva tenersi amico il pontefice e soprattutto non poteva irritare i suoi sudditi fiamminghi e spagnoli, profondamente cattolici. Doveva tener conto, però, dei principi tedeschi che nutrivano una forte simpatia verso i valori della Riforma.
CARLO V E LA GERMANIA
Dopo la bolla Exurge Domine, egli ritenne di dover intervenire a difesa della Chiesa di Roma. Tuttavia non poteva ignorare l’appoggio che i principi tedeschi davano
a Lutero e la loro forza. Convocò, quindi, nel 1521, la Dieta a Worms, invitandovi Lutero per cercare un compromesso. Tuttavia Lutero di fronte all’imperatore non
fece che ribadire le sue tesi; poi, munito di un salvacondotto lasciò Worms.A questo punto, il suo protettore,Federico di Sassonia, inscenò il finto rapimento di Lutero; in realtà lo portò al sicuro nel proprio castello di Wartburg. Qui Lutero potè, tranquillamente,dedicarsi ad un compito molto importante dal punto di vista religioso e culturale: tradurre la Bibbia dal latino in tedesco.
LA BIBBIA DI LUTERO : UN BEST-SELLER DEL ’500
La sua traduzione della Bibbia fatta durante il soggiorno segreto nella fortezza di "Wartburg" dove si nascondeva dai sicari mandati dal Papa e dai suoi fedeli, ebbe un enorme successo. Ne furono stampati centinaia di migliaia di copie, cifre enormi considerando il fatto che il 90% della popolazione non sapeva leggere! Lutero si batté anche per un uso concreto, popolare della lingua invitando gli studiosi ad ascoltare la
lingua della gente semplice, delle donne e dei fanciulli al mercato. La Bibbia divenne così un libro popolare e anche la letteratura tedesca ne approfittò.
LE CAUSE DEL SUCCESSO
L’inserimento della dottrina di Lutero nella tradizione medievale per una Chiesa rigenerata spiritualmente
Preesistente ostilità della società tedesca verso la Chiesa di Roma accusata di depredare la Germania delle proprie ricchezze per vivere nel lusso
Tendenza dei principi tedeschi a indebolire il potere dell’imperatore Carlo V rimasto fedele al papa di Roma
Desiderio dei principi di impossessarsi dei feudi della Chiesa di Roma confiscati nei territori dove si impose il luteranesimo
TRA RELIGIONE E POLITICA
La contestazione del principio di autorità venne esaltata in Germania dai ceti più penalizzati dalla crisi del feudalesimo: cavalieri (piccola nobiltà) e contadini
(ceti subalterni anche delle città) contro i grandi feudatari. Tuttavia Lutero era preoccupato da ogni estremismo sociale, e temeva che l'ostilità dei principi
condannasse in blocco la Riforma.
Sconfessò, dunque, i ribelli invocando su di loro la dura repressione dei principi preferendo schierarsi al loro fianco. Era chiaro il suo rifiuto a trasferire dal piano religioso a quello politico-sociale la critica al principio di autorità.
Si comprende la sua CONCEZIONE POLITICA:
il potere di un sovrano veniva da Dio, ribellarsi ai principi voleva dire opporsi a Dio e alla sua volontà.
LA RIVOLTA DEI CAVALIERI
I principi avevano emarginato dalla gestione del potere la piccola nobiltà che, sulla spinta della rivolta contro la Chiesa di Roma, nel 1522, si ribellò chiedendo un maggior potere politico e la possibilità di ottenere parte dei feudi confiscati alla Chiesa cattolica.
La grande nobiltà protestante,però, rifiutò di allargare la gestione del potere politico ed economico. Del resto Lutero non li appoggiò e i cavalieri furono sconfitti rapidamente.
LA GUERRA DEI CONTADINI
Molto più pericolosa fu la guerra dei contadini che,nel 1525, contando sull’appoggio di Lutero,stesero in 12 articoli precise richieste contro le pretese della feudalità, anche se con tono pacifico, richiamandosi alla Bibbia: è il loro documento di protesta e il programma di riforme. Egli intervenne contro i ribelli con lo scritto “Contro le masnade rapaci e assassine dei contadini”. Il tono con cui si scagliava contro gli insorti è sempre violento ,appassionato, profetico: egli era convinto che i contadini ribelli fossero servi del diavolo, che voleva rovesciare l’ordine istituito da Dio.
Nel maggio 1525 la sconfitta dei contadini a Frankenhausen provocò il declino del movimento, minato dalla mancanza di unità organizzativa e di intenti. Dalla rivolta la classe rurale non ottenne alcun miglioramento, mentre ne uscì rafforzato il potere dei principi e della chiesa luterana.
DALLA PROTESTATIO ALLA PACE DI AUGUSTA
La lotta di Carlo V contro i principi protestanti tedeschi non potè mai essere condotta veramente in modo radicale per i seguenti motivi:
- perenne minaccia sull’Europa dei turchi che Carlo combattè
tutta la vita e che, allora,
- erano in una fase di grande espansione militare
- guerre contro Francesco I re di Francia
- perenne scarsità di mezzi finanziari per mantenere gli
eserciti
1530 Dieta ad Augusta: i protestanti presentarono la Confessio Augustana e vi fu un’ulteriore rottura
1531 i principi e le città protestanti costituirono la Lega di Smacalda
1547Carlo scese in guerra con la LEGA DI SMALCALDA sconfiggendola a Mühlberg. Non fu una vittoria decisiva e i principi poterono riorganizzarsi.
1555 Pace di Augusta che sancì la libertà confessionale dei principi tedeschi e la concordia religiosa.
Il compromesso raggiunto riconobbe la Confessio Augustana. Si stabilì il principio cuius regio, eius religio, col quale soltanto i ceti imperiali laici ottennero la libertà religiosa, mentre i loro sudditi di altre religioni avevano solo il diritto di emigrazione .